La qualità dell’ambiente, a Roccafiore, è considerata un fattore produttivo al pari di
tanti altri: terra, clima, vitigno, scelte colturali.
Per questo Roccafiore è stata tra le prime aziende vitivinicole in Italia ad adottare la scelta del fotovoltaico, con un impianto che, oltre all’autoproduzione, permette di risparmiare emissioni per circa 90.000 Kg di co2 all’anno.
Una sensibilità che si concretizza anche in altre scelte orientate ad un totale rispetto dell’ambiente, come l’utilizzo di bottiglie alleggerite, l’adozione di biocarburanti per i mezzi agricoli e la riduzione di consumi di acqua attraverso la raccolta delle acque piovane in un’apposita riserva idrica aziendale.
Tutto ciò si integra perfettamente in un sistema agronomico in cui le operazioni colturali biologiche e naturali sono state adottate come fondamento e il risultato di produrre vini sostenibili rappresenta oggi non un semplice vantaggio competitivo, ma una filosofia produttiva del tutto in sintonia con la terra e con il pensiero di chi opera ogni singola scelta.
Roccafiore è una vera e propria riserva di biodiversità in cui si alternano diverse coltivazioni. Novanta ettari sono dedicati a vigneti, oliveti, seminativi, legumi e cereali, frutteti (noccioli, ciliegi, aranci, limoni, peschi, meli e melograni) e l’orto botanico con piante officinali e aromatiche. All’interno della tenuta è presente anche un piccolo allevamento di maialini di cinta senese, rigorosamente allevati allo stato brado e alimentati con gli scarti delle produzioni agricole. Tutto è realizzato secondo i dettami dell’agricoltura biologica e sostenibile, con lo scopo di difendere la ricchezza naturale del territorio.
A partire dal 2016, l’Azienda ha realizzato un importante intervento di rimodellamento del paesaggio, nello spirito di un’ingegneria naturalistica orientata al rispetto e alla valorizzazione della biodiversità. Il progetto di riforestazione consente di ridurre e compensare le emissioni di co2 collegate all’attività aziendale, basti pensare che un albero assorbe ogni anno in media circa 10 kg di co2. Con queste operazioni l’azienda si impegna ad assecondare lo smaltimento di grandi quantità di biossido di carbonio, assorbito naturalmente dalla fotosintesi clorofilliana. Proprio per questo, piantare e preservare foreste da deforestazioni è uno dei metodi più semplici ed economici per contrastare i cambiamenti climatici. L’anima “green” di Roccafiore si concretizza in un approccio naturale al fine di produrre sempre più in armonia con l’ambiente; l’intento è quello di trasferire alle nuove generazioni un’azienda ed un territorio ancora pieni di risorse naturali ed umane.
Roccafiore è un incubatore di idee dove il vino che si produce è lo specchio del carattere deciso e paziente di coloro che lo producono e che sanno attendere. Quell’attesa ponderata è il segno tangibile della consapevolezza che per fare grandi vini è necessario conoscere, ma anche osare, avendo una chiara visione del risultato che si vuole ottenere. Roccafiore è un microcosmo fatto di persone capaci di dar forma ad un’idea palpabile quanto la passione che le alimenta. Ed in cantina come in vigna si ha piena percezione di questo entusiasmo contagioso.
Produrre vino è un’arte, e come ogni arte ha bisogno di perizia tecnica ma anche di ispirazione. Leonardo e suo figlio Luca questo lo sanno bene e perciò il rapporto con la terra che li ha ispirati non è nostalgico, ma piuttosto rispettoso e orgoglioso della propria identità e dei valori che con soddisfazione si ritrovano nei vini. La filosofia di questa azienda giovane ed ambiziosa si riassume nell’idea che il vino non sia soltanto un prodotto di consumo, quanto piuttosto un complesso distillato di sapori, suggestioni ed esperienze che imprimano al vino il segno di chi l’ha creato. Con lo stesso carattere deciso, distintivo, ricco di sfumature.
Loc. Collina 110/A
06059 Todi Fraz. Chioano PG
Umbria / Italia
GPS: 42.785733,12.448632
CAMPAIGN FINANCED ACCORDING TO (EU) REGULATION NO. 1308/2013.
OPERAZIONE FINANZIATA CON IL PSR PER L’UMBRIA 2014/2020 / MISURA 4 – SOTTOMISURA 4.1 – TIPOLOGIA DI INTERVENTO 4.1.1
Il progetto imprenditoriale che la Società Agricola “Il Collino di Todi” ha messo a punto è sostanzialmente diretto all’introduzione ed al successivo sviluppo di nuove coltivazioni arboree da frutto quali melograno, tartufaia, ciliegio ed olivi. L’intervento realizzato ha lo scopo di rafforzare le capacità produttive aziendali introducendo un rimedio strutturale in grado di sostenere le produzioni di collina, assicurandone rese e qualità, e lo sviluppo complessivo dell’azienda su cui negli anni si è già investito fortemente. Il progetto imprenditoriale ha previsto la realizzazione di un oliveto tradizionale ed un super intensivo con relativo impianto di irrigazione, un impianto tartufigeno, un impianto di frutteto (melograno e ciliegio), un invaso ad uso irriguo, delle recinzioni per la protezione delle colture arboree e degli interventi di sistemazione idraulico-agrarie con il ripristino dei fossi esistenti e delle scoline. Inoltre, l’azienda ha voluto mettere a disposizione degli operatori dell’attrezzatura agricola per la regolare gestione del fondo.
https://ec.europa.eu/info/food-farming-fisheries/key-policies/common-agricultural-policy/rural-development_it
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